Cosa sono e come si formano le tasche gengivali e qual è la loro relazione con i batteri parodontali.

Le tasche gengivali sono scollature tra dente e gengiva che aumentano di profondità quando la normale condizione dei solchi gengivali viene turbata dalla presenza di infezioni.

Il solco gengivale è ubicato ai lati del dente. In presenza di patologie infiammatorie di una certa rilevanza, il solco aumenta formando appunto le tasche gengivali che, se compromesse, raggiungono una profondità anomala di più di quattro millimetri.

Il fenomeno non è affatto raro, infatti, parecchie persone soffrono di questo sintomo causato dall’accumulo di placca. Quest’ultima deve necessariamente essere rimossa, altrimenti potrebbe sedimentarsi ostruendo l’epitelio sulculare, ossia il rivestimento della parete del tessuto molle all’interno del solco gengivale.

Il proliferare dei batteri parodontali provoca gengiviti acute che se trascurate evolvono in parodontite. A causa di questo problema è probabile che le gengive sanguinino anche con il solo spazzolamento dentale durante la quotidiana igiene del cavo orale.

La gengiva infiammata comincia a ritirarsi e il dente si scopre vistosamente. In queste condizioni la placca che si è depositata nelle tasche gengivali potrebbe calcificarsi diventando tartaro.

Quando le tasche gengivali sono piene di placca e tartaro, e quindi colonizzate dai batteri, la parodontite progredisce inevitabilmente. Una volta che l’infiammazione si è estesa ai tessuti parodontali, l’osso si riassorbe fino a provocare mobilità degli elementi dentali.

Scoprire i sintomi delle tasche gengivali

L’infiammazione delle tasche gengivali, causata da placca e tartaro, spesso non presenta sintomi evidenti, per questo la parodontite può avanzare in modo silente.

I sintomi principali che permettono di individuare l’affezione sono:

Ovviamente dovrà essere lo specialista parodontologo a determinare la condizione delle tasche gengivali del soggetto, giacché non sempre il sanguinamento e il gonfiore delle gengive sono causati dalla placca e dal tartaro, ma possono dipendere anche da altre condizioni (gravidanza e allattamento, sbalzi ormonali, problemi di circolazione sanguigna o assunzione di anticoagulanti). Anche la carenza di vitamina C o K può portare al sanguinamento gengivale. Per fugare qualsiasi dubbio è necessaria la diagnosi di uno specialista.

Diagnosi:

Il parodontologo provvederà a svolgere il sondaggio parodontale, che consiste nell’inserire una sonda millimetrata tra il dente e la parte finale della gengiva, in modo da stabilire, in maniera totalmente indolore, la profondità delle tasche.

In caso di gengive sane, la profondità sarà di circa 1 o 2 millimetri, mentre se questa soglia aumenta superando addirittura i 4 millimetri, bisogna intervenire tempestivamente per non correre il rischio di perdere i denti.

La diagnosi è di estrema importanza e non può essere valutata solo visivamente poiché spesso le gengive diventano edematose e camuffano le retrazioni gengivali tanto da far apparire le tasche meno profonde di quello che effettivamente sono.

Cosa succede se non si curano le tasche gengivali

In presenza di tasche gengivali il medico dentista è tenuto ad avvertire il proprio paziente poiché, per bloccare la progressione della malattia, bisogna debellare l’infiammazione.

I batteri parodontali, se non vengono rimossi, hanno la capacità di produrre un notevole numero di tossine che annientano le cellule addette alla riproduzione dell’osso, ossia gli osteoblasti. Se non ci prendiamo cura delle tasche gengivali per tempo è probabile andare incontro a significative conseguenze, tra cui il riassorbimento osseo, che è la causa principale di instabilità dentale e addirittura della caduta dei denti, anche se molte volte quest’ultimo è sano.

Quando si avvertono i primi sintomi occorre affidarsi al dentista perché la prevenzione è la prima arma per evitare la malattie parodontali conseguenti alle tasche gengivali colonizzate da placca e tartaro non opportunamente rimossi.

È doveroso sottolineare che la quotidiana igiene del cavo orale deve essere effettuata con attenzione e l’ausilio di spazzolino (preferibilmente elettrico), un dentifricio specifico, collutorio e filo interdentale.

Le tasche gengivali, inoltre, si formano più facilmente:

  • nei fumatori, perché la nicotina ha il potere di distruggere le cellule de i tessuti atti a supportare i denti,
  • nelle donne in stato di gravidanza,
  • nei soggetti stressati,
  • durante il periodo adolescenziale, quando gli ormoni fluttuanti favoriscono l’insorgenza di infiammazioni gengivali.

Inoltre, bisogna ricordare che esistono alcuni presupposti che possono alimentare le affezioni gengivali come ad esempio le malattie diabetiche, le terapie contraccettive, l’assunzione di cortisone e quella di farmaci antidepressivi.