Continuiamo, dopo l’esordio della scorsa settimana e relativo all’igiene orale nei bambini in età scolare, a raccontarvi in un pratico decalogo le regole chiave per mantenere una soddisfacente salute della bocca, così da evitare l’insorgenza di patologie dolorose e pericolose come la parodontite. Questa, conosciuta anche con il nome di piorrea, può rivelarsi un problema certamente importante sia in termini fisici che psicologici: non solo sottopone chi ne soffre a un forte disagio sociale e personale, ma può portare alla perdita di tutti i denti.

Questa è una delle tante ragioni per cui è fondamentale mantenere un’ottima igiene orale. In questo senso, parleremo oggi dell’importanza di controllare lo stato di salute delle gengive.

Cosa sono le gengive? 

Le gengive sono costituite da tessuto molle che circonda i denti e che ricopre l’osso alveolare e mandibolare. Gengive sane sono di colore rosa corallo, compatte, opache e mai doloranti al tatto.

Anche la loro forma e la modalità in cui accolgono il dente ci dice molto sul loro stato di salute: gengive in condizioni ottimali si estendono dal margine gengivale connesso alla corona dentale fino alla giunzione muco-gengivale, senza mai scoprire l’osso alveolare.

Generalmente, la prima patologia di cui la gengiva soffre è la ben nota gengivite. Detta anche malattia gengivale, questa infiammazione può facilmente evolvere in parodontite se finisce con l’interessare non più soltanto la gengiva ma anche l’osso di sostegno dei denti. La causa principale della gengivite è da ricondursi ai batteri contenuti nella placca – e quest’ultima si accumula proprio in assenza di una corretta igiene orale.

Al fine di rimuovere la placca è fondamentale dedicarsi allo spazzolamento quotidiano dei denti, all’utilizzo di collutorio e filo interdentale dopo ogni pasto ed effettuare sedute periodiche di igiene professionale.

Come vedete, lo stato di salute delle gengive è strettamente connesso a quello dei denti, e più in generale dell’organismo, e anche in questo caso l’igiene orale rappresenta la prima e più potete arma a nostra disposizione.

Quali sono i sintomi della gengivite? 

Quando la gengivite si manifesta, lo fa con sintomi di facile riconoscimento: il primo e più evidente è l’infiammazione dei tessuti gengivali.

Questi appaiono gonfi, arrossati, dolenti e possono arrivare a sanguinare se spazzolati o addirittura, nei casi più gravi, spontaneamente e senza particolari sollecitazion. Avrete quindi la sensazione che le vostre gengive siano fragili e dolorosamente sensibili.

Anche l’alito cattivo è un sintomo che può indicare un cattivo stato di salute delle gengive, soprattutto se del tutto scollegato dal consumo di cibi “pesanti”.

Riassumendo, di fronte a questi sintomi:

  • Gengive gonfie
  • Gengive arrossate
  • Gengive che fanno male
  • Gengive che sanguinano, magari durante lo spazzolamento
  • Gengive che si ritraggono

È assolutamente necessario che vi rechiate al più presto dal vostro specialista parodontologo per un check-up, e per valutare con lui la corretta terapia.

In conclusione, vale la pena ripetere che salute delle gengive e salute dei denti sono intrinsecamente connesse, e che una corretta igiene del cavo orale è assolutamente indispensabile per non aggravare sintomi già fastidiosi e importanti quali, ad esempio:

  • Gengive ritirate sui denti
  • Presenza di pus sulle gengive
  • Mobilità dentale
  • Aumento dello spazio tra un dente e l’altro

Tutte queste condizioni sono un campanello d’allarme per la parodontite, patologia grave che può colpire indistintamente persone di ogni età.