Talvolta capita che l’otturazione di un dente cada all’improvviso, senza nessuna ragione apparente. Per quale motivo si verifica questo fenomeno?
Bisogna innanzitutto fare un passo indietro e ricordare che l’otturazione di un dente è uno dei trattamenti dentali più comuni e quotidianamente praticati presso qualunque studio dentistico. Di solito, si interviene in questo senso quando un dente si caria: i tessuti danneggiati vengono quindi rimossi e l’odontoiatra procede poi a una pulizia del dente, seguita dal suo riempimento con un materiale non solo duraturo, ma anche biocompatibile. Questo ha lo scopo di evitare ulteriori infezioni all’elemento dentale colpito.
Altre situazioni che richiedono l’otturazione di un dente possono includere la sua scheggiatura o rottura. In ogni caso, può accadere che l’otturazione salti o cada e, in questi casi, è opportuno intervenire in modo tempestivo per evitare che il dente così “vulnerabile” si spezzi oppure venga aggredito da nuove infiammazioni o infezioni.
Attualmente, la maggior parte delle otturazioni viene effettuata con un materiale di colore bianco chiamato resina composita. In passato, invece, le otturazioni erano generalmente realizzate in piombo.
Quando l’otturazione cade è opportuno contattare immediatamente il vostro dentista di fiducia, che interverrà in modo tempestivo al fine di evitare un accumulo di batteri nel dente rimasto scoperto. Se vi trovate invece impossibilitati a recarvi subito dal dentista, il nostro consiglio è di sciacquare subito la cavità orale con acqua tiepida, collocando poi un pezzetto di garza sterile sul dente in questione. In questo modo, riuscirete almeno parzialmente a proteggerlo dalle infezioni, ma dovrete sempre tenere presente che si tratta di un rimedio solo momentaneo e che è indispensabile comunque l’intervento di ricostruzione del dentista.
Per quale ragione si perde l’otturazione a un dente?
Uno motivi che portano un’otturazione a “saltare” è generalmente da attribuirsi a una realizzazione imperfetta della terapia canalare. Nello specifico, se l’otturazione del dente non viene effettuata a regola d’arte possono essere presenti vere e proprie infiltrazioni che possono provocare il passaggio di batteri tra il dente e il materiale composito. In questi casi, a seguito dell’aggressione batterica può accadere che l’otturazione si stacchi.
Pertanto, imprecisioni nell’applicazione dell’otturazione (ossia “scalini” piuttosto che assenza di punti di contatto tra due denti) possono portare a involontari accumuli di residui di cibo, e di conseguenza di placca e tartaro, che finiscono col danneggiare il dente e cariarlo.
Un’ultima curiosità interessante relativa alle otturazioni riguarda la loro durata media, che è variabile tra i 6 e i 20 anni per quelle in amalgama e tra i 5 e i 10 anni per quelle in materiali compositi. Si tratta naturalmente soltanto di una stima di massima che può variare sia in difetto che in eccesso, e sulla quale influisce anche il comportamento del paziente, la sua perizia e regolarità nel lavarsi i denti e la sua costanza nel rivolgersi al dentista per la pulizia professionale periodica.