Avete mai sentito parlare di morso profondo? Conoscete le modalità attraverso cui correggerlo e curarlo?
Partiamo dalle definizioni: il morso profondo può essere definito come una condizione per la quale gli incisivi dell’arcata dentale superiore sporgono più del normale, finendo col coprire in modo eccessivo quelli dell’arcata inferiore. In condizioni normali, gli incisivi superiori dovrebbero coprire quelli inferiori di circa 2 millimetri. Nel momento in cui si verifica invece una copertura di 4 millimetri o addirittura superiore, o più in generale di oltre il 60% della superficie, si parla di morso profondo.
Il morso profondo è conosciuto anche con il nome di “morso coperto” oppure di “overbite accentuato”, ed è generalmente associato a una malocclusione di II classe.
Morso profondo: cause
Quali sono le cause che portano al morso profondo, ossia all’ “overbite accentuato”?
Essenzialmente, questa condizione è provocata nella maggior parte dei casi da anomalie scheletriche che coinvolgono una mandibola cosiddetta “iposviluppata” e che tende a ruotare in alto e indietro, ossia in senso antiorario. Al contempo, ci si trova di fronte a un mascellare superiore con altezza eccessiva. Nei casi peggiori, le due problematiche si combinano.
Naturalmente, il morso profondo non è uguale per ogni paziente ma può essere più o meno grave o accentuato. Può accadere, nei casi più severi, che l’occlusione sia talmente sbilanciata da dare vita a un contatto tra gli incisivi inferiori e la mucosa del palato. Questo traumatismo è talvolta visibile persino a occhio nudo.
Morso profondo: conseguenze
Quali sono le conseguenze del morso profondo?
Prima di tutto, è visibile un’alterazione a livello estetico sul volto del paziente (rapporto naso-mento sbilanciato, labbra schiacciate, evidente piega tra mento e labbra). Tuttavia, anche a livello funzionale è inevitabile che questa condizione provochi una serie di problemi, sia locali che estesi a tutto il corpo.
Prima di tutto, i movimenti della mandibola sono significativamente limitati perché questa è costretta a collocarsi in una posizione più arretrata rispetto alla norma. Ciò tende a generare inevitabilmente problematiche all’articolazione temporo-mandibolare ed esse, a loro volta, potranno provocare sintomi specifici nel paziente, quali:
- Dolore
- Lesioni alla bocca
- Indolenzimento
- Impedimenti e limitazioni nell’apertura o nella chiusura della bocca
- Dolori alla schiena
- Dolori alla testa e cefalee muscolo-tensive
- Torcicollo
- Problemi strutturali e postura anomala
- Disturbi alla colonna vertebrale
Morso profondo: come si cura?
Come si cura o si corregge il morso profondo?
La premessa da fare è che la risoluzione di questa problematica è tanto più efficace quanto tempestivo è l’intervento da parte dello specialista. Dal momento che si tratta, di fatto, di una criticità di natura scheletrica, è facile comprendere come la rapidità di intervento possa condizionare in modo significativo il risultato finale.
La terapia per il morso profondo consiste essenzialmente nell’applicazione di apparecchi ortodontici già in fase infantile, quando la problematica comincia ad essere evidente. In questo modo, lo sviluppo osseo del bambino o dell’adolescente potranno essere condizionati e corretti, perché indirizzati a limitare o addirittura ad eliminare questa malocclusione ancora in via di formazione.
Per quanto riguarda invece i pazienti adulti sofferenti di morso profondo, la terapia d’elezione comporta l’applicazione di apparecchi ortodontici fissi oppure di apparecchi linguali senza attacchi. Questi ultimi, che rappresentano una delle soluzioni più apprezzate nell’ambito della cosiddetta “ortodonzia invisibile”, sono particolarmente graditi perché poco visibili e dunque non condizionanti da un punto di vista sociale.
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