Il legamento parodontale: infiammazione e dolore sono segnali da non sottovalutare. E per comprenderne il motivo, è essenziale capire di cosa stiamo parlando. Di importanza fondamentale per ammortizzare le forze di pressione scatenate dalla masticazione ed essenziale per percepire il rapporto spaziale tra le arcate dentarie nel processo masticatorio, il legamento parodontale o periodontale si interpone tra l’osso alveolare e la radice del dente, consentendo una limitata ma necessaria elasticità tra le strutture.
Insieme all’osso alveolare, alla gengiva e al cemento radicolare, il legamento parodontale contribuisce a costituire il parodonto, ovvero l’insieme di strutture che permettono ai denti di rimanere saldamente collegati al tessuto osseo e ai tessuti implicati negli atti masticatori e di rimanere integri. Il legamento parodontale ha dimensioni di larghezza variabili a seconda del dente considerato e della sua partecipazione più o meno attiva alle pressioni della masticazione, difatti risulta più largo nel terzo apicale e nel terzo cervicale rispetto al terzo mediale.
Dal punto di vista anatomico il legamento parodontale è un tessuto connettivo molle, costituito da un’insieme di fibre elastiche di collagene, orientate in direzioni diverse a seconda del punto considerato. Gli elementi cellulari che compongono il legamento paradontale sono:
- Gli osteoblasti (cellule che rivestono la zona di interfaccia con il cemento radicolare e l’osso alveolare);
- Osteoclasti (cellule deputate al riassorbimento dell’osso);
- Fibroblasti (cellule deputate alla produzione ed eliminazione di fibre elastiche di collagene);
- Macrofagi (cellule appartenenti al sistema immunitario);
- Cellule mesenchimali indifferenziate (cellule capaci di maturare in qualsiasi forma cellulare del parodonto);
- Residui epiteliali di Malassez.
Vi sono poi anche elementi non cellulari, gruppi di fibre collagene, che contribuiscono alla composizione del legamento parodontale. L’irrorazione sanguigna del legamento avviene per mezzo di arterie alveolari inferiori e superiori che si diramano nelle arterie del legamento e periostali, mentre l’innervazione deriva dalle fibre dei nervi ortosimpatici.
L’infiammazione del legamento paradontale non può mai essere considerata a sé stante, perché sempre parte integrante di un processo flogistico che interessa tutto il parodonto. Solitamente è la conseguenza di una cattiva igiene orale o di una gengivite trascurata che comporta l’infiltrazione dei batteri nel solco gengivale.
La stessa replicazione batterica scatena un processo infiammatorio, la parodontite, che dalla gengiva si diffonde ai vari tessuti del parodonto, legamento parodontale incluso, innescando dolore, gonfiore e tumefazione. Se trascurata questa problematica può degenerare e determinare dapprima l’allentamento dei denti e, successivamente, anche la perdita.