Le gengive che sanguinano rappresentano un evento allarme a cui prestare massima attenzione. Il sanguinamento è uno dei primi sintomi di problemi alle gengive: questo quasi sempre deriva da infiammazioni a danno dei tessuti gengivali causati da batteri che, se non curate, possono evolvere in gengivite e parodontite.

Può capitare di svegliarsi e trovare piccole quantità di sangue rappreso alla base dei denti, causate da un sanguinamento notturno più o meno ingente.

I motivi possono essere molteplici: anche un eccessivo spazzolamento durante il lavaggio dei denti può causare una irritazione che porta a leggere perdite di sangue, spesso durante la notte proprio perché direttamente conseguenti dall’utilizzo di spazzolino e dentifricio.

Il sanguinamento notturno è tipico anche della parodontite: questa patologia orale, infatti, colpisce e deteriora tutti i tessuti del parodonto, compresa la gengiva che progressivamente si ritrae e perde adesione.

In questo processo di scollamento la gengiva perde sangue e, dal momento che la parodontite, chiamata volgarmente piorrea, progredisce in stati di quiete, le ore notturne risultano il momento più a rischio della giornata.

Altre cause del sanguinamento notturno possono essere il bruxismo, ovvero l’involontaria abitudine di digrignare i denti mentre si dorme, dipendente spesso da ulteriori problematiche come lo stress emotivo o l’eccessiva stanchezza, o la presenza di infezioni all’interno del colletto dentale, ovvero il punto in cui la radice si unisce alla corona del dente.

Trattandosi di una zona nascosta alla vista, non è semplice diagnosticare l’irritazione della gengiva intorno al colletto, e il sintomo del sanguinamento notturno può essere molto utile per aiutare nella diagnosi del problema.

Molto spesso anche questa forma di infiammazione dentale nasce dalla presenza di batteri parodontali che alterano l’equilibrio della flora orale.

Quando si trova del sangue in bocca al mattino è quindi importante intervenire al più presto, facendosi controllare dal proprio dentista di fiducia, il quale provvederà immediatamente ad una attenta pulizia dei denti, rimuovendo placca e tartaro.

Inoltre è sempre bene eseguire una corretta pulizia orale a casa, spazzolando i denti con delicatezza ed utilizzando regolarmente il filo interdentale ed il colluttorio, che aiutano a contrastare la formazione di incrostazioni che possono irritare la gengiva.

Se però il problema dovesse perdurare nonostante l’utilizzo dei presidi adatti, sarà il caso di rivolgersi anche al proprio medico curante: un continuo sanguinamento, cronicizzato, può essere spia di problemi di coagulazione, diabete o patologie più rare.

Per quanto non dolorosa e non invalidante, una continua gengivite non va mai sottovalutata: la gengivite rappresenta il primo stadio della parodontite, un’infiammazione che se non curata porta inevitabilmente alla perdita dei denti.