Nel nostro blog parliamo oggi dell’edentulia, a partire dalla sua definizione, sino alle cause e ai rischi che essa può comportare.
Prima di tutto: cos’è l’edentulia? È un termine che indica la mancanza totale di denti in entrambe le arcate, sia superiori che inferiori. È conosciuta anche con il termine di “edentulismo”.
Di norma, questo genere di patologia dentaria è particolarmente presente nelle persone sopra i sessantacinque anni, ma può purtroppo riferirsi anche a pazienti più giovani. Si tratta di uno stato che potremmo definire invalidante sotto numerosi punti di vista, tanto estetici quanto funzionali.
Edentulismo: le cause della perdita di denti
Per quanto riguarda le cause dell’edentulia totale o completa, essa può essere connessa al già citato normale processo biologico legato all’invecchiamento, ma anche a patologie diverse – prima fra tutte la parodontite (detta anche piorrea): quest’ultima è l’infiammazione del parodonto che, nei casi più gravi e non curati, può portare appunto alla perdita totale degli elementi dentali.
In alternativa, altre cause che portano alla perdita di denti possono includere una serie di carie destruenti, ma anche pregresse terapie odontoiatriche inadeguate o scorrette. L’edentulia totale può essere anche la conseguenza di patologie sistemiche gravi che hanno ripercussioni sul cavo orale – come alcune neoplasie, il virus dell’HIV, la LAD o le neutropenie – la malnutrizione o denutrizione e, più in generale, le cattive condizioni complessive dell’organismo. In ogni caso, la sola parodontite è responsabile di ben il 35% dei casi di perdite di elementi dentali, soprattutto oltre i quarant’anni d’età dei pazienti.
Vale la pena precisare che l’edentulismo può anche essere parziale: si definisce così quando sono ancora presenti alcuni elementi dentali. In questi casi, esso può essere la conseguenza di traumi diretti e dunque di fratture verticali ai denti.
Perdita dei denti: conseguenze
Le conseguenze dell’edentulia sono chiaramente gravi, tanto sotto il profilo estetico quanto sotto quello funzionale. L’assenza di denti provoca nel paziente uno stato di disagio psicologico grave che può ripercuotersi a livello sociale, anche in maniera severa. Da un punto di vista organico, l’edentulismo porta con sé una modifica importante dell’intero equilibrio corporeo, nel quale la mandibola ha una significativa importanza. In tal senso, questo problema può anche essere causa di mal di testa ricorrenti e molto fastidiosi.
Sempre a livello estetico, l’assenza di denti provoca una vera e propria alterazione dei tratti del viso: si verifica infatti una accentuazione del mento, un afflosciamento delle labbra, un infossamento delle guance.
Da un punto di vista funzionale, perdere tutti i denti può portare a una vasta serie di problemi, che possiamo elencare come segue:
- Difficoltà di masticazione del cibo
- Difficoltà di digestione del cibo, perché triturato in modo approssimativo e imperfetto
- Alterazione del volume e della dimensione dei mascellari, con fenomeni atrofici e di riassorbimento
- Mutazioni della mucosa, in termini di spessore, elasticità e reattività agli stimoli
- Modificazioni della muscolatura mandibolare
- Alterazioni della postura mandibolare
- Difficoltà nell’espressione verbale (fonesi) a causa della emissione imperfetta dei suoni a livello linguo-dentale e labio-dentale
Mancanza dei denti: rimedi e soluzioni
Rispetto al passato, le più moderne tecnologie odontoiatriche permettono oggi una risoluzione positiva nella maggior parte dei casi di edentulia.
Ovviamente, la prima soluzione alla mancanza dei denti è rappresentata dalla dentiera, che – pur con tutte le criticità da noi evidenziate nel nostro precedente articolo – rappresenta una modalità relativamente semplice ed economica per risolvere, in tempi rapidi, i principali problemi estetici, fonetici e funzionali del paziente.
Tuttavia, l’alternativa migliore è attualmente rappresentata dall’implantologia a carico immediato, che permette un re-impianto definitivo dei denti perduti. Questo tipo di terapia deve essere necessariamente effettuata da uno specialista, che saprà definire modalità, tempi e soluzioni personalizzate sulle necessità del singolo paziente.
Se ritenete di soffrire di problemi di edentulia parziale o se presentate ormai un edentulismo totale, il nostro consiglio è dunque quello di rivolgersi tempestivamente al vostro odontoiatra o specialista implantologo, riponendo massima fiducia nella strumentazione efficace e innovativa oggi a disposizione dei pazienti.