Forse non tutti sanno che anche nei bambini piccoli possono verificarsi dolorosi ascessi dentali. Ovvero, gli ascessi possono colpire anche i denti da latte.

In particolare, la tipologia di ascesso dentale che si verifica maggiormente nei bambini è il cosiddetto “ascesso periapicale”, ossia che ha origine nella polpa dentaria. In linea generale, si definisce un ascesso dentale una infezione alla bocca, alla mascella, alla mandibola, al viso o alla gola che ha avuto inizio con un’infezione del dente oppure con una carie. Nei casi di ascesso, quest’ultima – trascurata – ha raggiunto la polpa dentaria.

Una volta che i batteri raggiungono la polpa dentaria, creano il doloroso ascesso, che può colpire qualunque elemento: canini, incisivi, premolari e molari.

Come riconoscere un ascesso dentale nel bambino?

Gli ascessi dentali sono caratterizzati tipicamente da sintomi e segni molto chiari: il rigonfiamento della gengiva e dei tessuti della zona colpita si accompagna a dolore acuto, da stati febbrili e ovviamente da difficoltà nella masticazione. Nei casi più gravi, l’ascesso può provocare anche difficoltà nella fonia, ossia può rendere arduo parlare.

Un ascesso dentale nel bambino non va mai sottovalutato: questa infezione batterica deve infatti essere necessariamente trattata per evitare di portare a gravi conseguenze. Proprio per questo consigliamo caldamente di non ignorare mai le patologie che colpiscono i denti da latte, pensando che in ogni caso questi sono destinati a cadere. L’importanza della cura della cosiddetta “dentatura decidua” è infatti ormai universalmente riconosciuta da un punto di vista scientifico, così come il suo legame con una buona prevenzione di future patologie.

Quindi, tornando alla radice del problema, è fondamentale non trascurare un dentino cariato nel bambino ma, al contrario, sottoporlo a una visita accurata presso il proprio odontoiatra di fiducia, così da evitare problemi che potrebbero svilupparsi più rapidamente di quanto siamo soliti credere.

Si pensi ad esempio alla carie da biberon: non è universalmente noto, ma è caratterizzata da un decorso rapido e progressivo che può concludersi con dolorosissimi ascessi e con la quasi totale distruzione dell’elemento dentario colpito, oltre che con ripercussioni serie sulla dentatura definitiva del bambino.

Inoltre, è importante sottolineare che quando l’ascesso dentale colpisce i bambini, lo fa primariamente proprio nei denti da latte, arrivando a interessarne la polpa con le conseguenze che abbiamo citato poco sopra. Ricordate che un dentino da latte cariato è portatore di infezione e contamina il cavo orale, arrivando a provocare la carie anche negli elementi che gli stanno vicini – siano essi da latte o permanenti.

Ascesso dentale nel bambino: qualche consiglio

In buona sostanza, quando un bimbo presenta i classici sintomi dell’ascesso dentale – infiammazione, gonfiore, dolore, febbre – la cosa da fare è cercare quanto prima di sottoporlo a una visita odontoiatrica.

Nel frattempo, in ogni caso, esistono semplici accorgimenti per diminuire il disagio del piccolo nei confronti di un problema che, lo ricordiamo, può essere estremamente doloroso.

Si consiglia di far riposare il bambino con due o tre cuscini sotto la testa, così da ridurre l’afflusso di sangue al capo. Inoltre, potete intervenire con impacchi di malva e con sciacqui a base di acqua e sale, in modo da ridurre un poco il dolore. Infine, è altamente probabile che il pediatra o l’odontoiatra opteranno per una cura antibiotica, che dovrà essere seguita scrupolosamente.

Una regola che vale sempre, a prescindere dalla presenza di ascessi o infiammazioni, riguarda l’importanza dell’insegnamento di una corretta igiene orale ai più piccini: trasmettete ai bambini la cura per i loro dentini, non solo attraverso i consueti lavaggi dopo ogni pasto, ma anche tramite un’alimentazione sana ed equilibrata.