L’alitosi nei bambini esiste! Questo un problema può infatti presentarsi anche in età pediatrica e, sebbene alcune cause scatenanti possano essere in comune con quelle dell’adulto, altre sono specifiche di questa fascia d’età.

Le principali problematiche che possono provocare l’alitosi nei bambini sono:

  • Acetone
  • Tonsilliti
  • Cattiva igiene orale
  • Problemi intestinali

L’acetone è una patologia metabolica, chiamata anche chetosi o acetonemia, che compare in età pediatrica per accumulo di corpi chetonici nel sangue. Tali sostanze sono originate da un rapido consumo degli zuccheri disponibili da parte dell’organismo, che inizia ad intaccare le riserve adipose per ottenere l’energia necessaria. Questo stato può essere potenzialmente grave perchè l’accumulo di acidi grassi convertiti in chetoni nel sangue ne modifica il pH.

La causa di questa alterazione metabolica è solitamente il digiuno prolungato, stati febbrili, sforzi fisici eccessivi, forme di gastroenterite con vomito reiterato o consumo eccessivo di cibi particolarmente grassi. La correzione dell’acetone viene eseguita quasi esclusivamente per via alimentare ma sotto stretto controllo medico, conseguentemente anche l’alitosi rientrerà completamente.

I bambini sono frequentemente soggetti a tonsilliti o infezioni del cavo orale e respiratorio che comportano alterazioni dell’alito. La motivazione principale risiede nella proliferazione batterica nel sito di infezione, da cui vengono liberati metaboliti solforati che innescano l’alitosi. Soprattutto in corso di tonsilliti, l’infezione batterica può prendere il sopravvento riempendo i crateri tonsillari di pus maleodorante che inevitabilmente altera l’odore dell’alito.

Anche l’aumento della produzione di muco giallo o verde diventa fortemente indicativo di infezioni batteriche delle prime vie respiratorie, con successiva alitosi. Segni importanti possono essere un sonno russante del bambino, cola naso continuo, starnuti e tosse. Essendo la causa un’infezione batterica, l’alitosi in questi casi scompare con la regressione della sintomatologia e l’annientamento dell’infezione batterica con adeguata terapia antibiotica.

Molto più frequentemente l’alitosi infantile può essere scatenata da una cattiva igiene orale, perché i bambini sono poco attenti e spesso restii a lavare i denti dopo i pasti.

I frammenti di cibo che si insinuano negli spazi interdentali non vengono infatti rimossi, per cui tendono a fermentare e a marcire, innescando tra l’altro un processo di deposizione di placca, tartaro e successivamente la formazione di carie. Se trascurati tutti questi processi portano non solo alla formazione di numerose carie ma anche ad una importante alitosi. E’ quindi importante insegnare al proprio bambino come lavarsi i denti e come mantenere una corretta igiene orale. Fino ai due anni di età, invece, l’eruzione di nuovi denti permanenti può scatenare una forma di alitosi, però del tutto transitoria.

Un’ulteriore causa di alitosi pediatrica sono i problemi intestinali, infatti cattiva digestione, stitichezza, gastroenteriti e parassitosi possono innescare il cattivo odore dell’alito. La conseguenza di queste problematiche è l’assorbimento dei gas intestinali che vengono quindi eliminati attraverso la respirazione. La risoluzione prevede la comprensione del problema di base, oltre che un’alimentazione più fibrosa e l’uso di eventuali antiparassitari ed antibiotici, associati ad una terapia con fermenti lattici.

In ogni caso è bene ricordarsi che la prevenzione è la miglior arma contro le patologie del cavo orale ed è ancora più efficace se iniziata in giovane età. Portare i bambini almeno una volta all’anno dal dentista per un controllo, effettuare periodiche sedute di igiene orale professionale ed infine effettuare visite di controllo da un ortodontista sono semplici azioni da mettere in atto per preservare la corretta salute della bocca sin da piccoli.