La parodontite e la perimplantite sono due patologie della bocca con molti punti in comune. Talvolta, la perimplantite si presenta come conseguenza di una parodontite non curata correttamente al momento dell’applicazione degli impianti dentali.

Nel corso di questo settimo appuntamento con il Decalogo per la Salute della Bocca, il dottor Francesco Martelli, fondatore di IMI-EDN, ci spiega – nel video in chiusura di articolo – il legame molto stretto tra parodontite e perimplantite, illustrando come al momento attuale non esista, per la seconda, un protocollo terapeutico ufficiale e universale.

Ciò che è chiaro è che innestare un impianto su una bocca sofferente di piorrea si rivela una scelta molto rischiosa, che nella stragrande maggioranza dei casi porta a casi di perimplantite grave che si concludono – spesso in tempi anche molto più rapidi rispetto all’excursus della parodontite – alla perdita degli elementi dentali.

Cos’è la perimplantite?

La perimplantite è una infezione della bocca provocata dai medesimi batteri che causano la piorrea. Di norma, la perimplantite si manifesta con infiammazioni ai tessuti che circondano gli impianti dentari, fino a provocarne la perdita.

Talvolta, tuttavia, il paziente può soffrire di perimplantite pur non presentando nessuno dei sintomi tipici, e il risultato è che impianti che apparentemente risultano privi di difetti cominciano a presentare una perdita di osteointegrazione, ossia un riassorbimento osseo attorno agli impianti.

Tipicamente, la perimplantite interessa sia le mucose (tessuti molli) che l’osso che circonda l’impianto dentale, ed è evidenziata già a livello radiografico. Quando i sintomi della perimplantite si presentano, sono assai simili ai sintomi della parodontite perché, di fatto, i batteri aggressori sono i medesimi: il paziente presenterà quindi sanguinamento, suppurazione, dolore alla percussione, arrossamento delle gengive attorno all’impianto e una patologica profondità del sondaggio.

Va anche precisato che, quando si procede all’applicazione di un impianto dentario, il legamento si presenta inevitabilmente molto più debole di quello naturalmente presente attorno a un dente. Quando, a causa di una profonda infiammazione, questo legamento cede, la contaminazione batterica giunge direttamente all’osso.

Cura della parodontite prima dell’applicazione di impianti dentali

È fondamentale che la parodontite venga debitamente curata prima dell’applicazione di impianti dentali. Questa è la regola chiave per la prevenzione anche di una successiva perimplantite.

È facile comprendere che un paziente con una bocca bonificata, risanata, priva di piorrea, potrà evitare una successiva infezione batterica all’applicazione degli impianti e, quindi, non soffrire di dolorose perimplantiti.

EDN, nel corso di anni di studio, ha messo a punto un protocollo per la cura della parodontite: si chiama PERIOBLAST™ ed è basato sulla terapia risolutiva della piorrea attraverso una metodologia di ultima generazione. Ciò che rende questo trattamento assolutamente eccezionale è la sua non dolorosità, oltre che l’assenza di procedure chirurgiche: PERIOBLAST™ prevede infatti l’utilizzo di microscopio operatorio e di laser ad alta potenza.

Presso le cliniche EDN, la parodontite può essere curata ed effettivamente risolta – anche in termini di recidiva – senza ricorrere alla chirurgia tradizionale.  Cos ancora più importante, il trattamento PERIOBLAST™ è efficace  anche nelle forme aggressive ad insorgenza precoce di questa patologia, ritenute da sempre difficilmente curabili.

Ascoltiamo ora l’opinione del dottor Francesco Martelli in merito al legame tra parodontite e perimplantite.