La perdita dei denti è sempre un evento traumatico e può avere molteplici cause.
Se la perdita riguarda un solo dente, nella maggior parte dei casi è dovuta a un colpo improvviso e violento, come ad esempio un urto. Quando riguarda due o tre elementi contigui, è invece molto probabile che vi siano state delle carenze nell’igiene orale: queste potrebbero aver portato alla formazione di una carie che, col tempo, è riuscita ad arrivare fino alla radice del dente, distruggendolo.
La causa più probabile dell’eduntelia, ossia della perdita di tutti gli elementi dentali, è infine la parodontite o piorrea, che può essere causata – oltre che da una cattiva igiene orale e dall’assenza di controlli periodici dal dentista – anche dal tabagismo o da una componente genetica. Recenti studi hanno anche mostrato una forte correlazione tra le infezioni al parodonto e alto tasso glicemico (diabete), osteoporosi e malattie infettive dell’apparato respiratorio.
All’origine di una patologia che porta alla perdita di denti vi è la presenza di batteri nel cavo orale, generalmente dovuta all’abuso di cibi zuccherini e scarsa igiene, e dunque al deposito di batteri sulla superficie dei denti fino alla formazione di vere e proprie calcificazioni.
La perdita dei denti, qualunque ne sia la causa, è sempre un evento traumatico perché modifica l’estetica del volto e lo invecchia: l’assenza della radice del dente tende infatti a provocare il riassorbimento dell’osso e dunque lo “svuotamento” del volto. Un’altra possibile conseguenza dell’eduntelia è lo spostamento dei denti contigui a quelli mancanti: essi possono anche inclinarsi e fare venir meno il sostegno al dente nell’arcata contrapposta che, di conseguenza, tende ad abbassarsi o ad estrudersi. Questo genere di processo può provocare anche una malocclusione e dolori muscolari al viso dovuti alla trasformazione della giuntura mascellare.
Il disagio, tuttavia, non è solamente di tipo estetico. Ricordiamo infatti che la principale funzione dei denti è masticatoria, ossia finalizzata a sminuzzare il cibo fino a trasformarlo in bolo. Nel caso della caduta di un dente, la prima conseguenza automatica è quella di trasferire la masticazione al lato opposto: questo comportamento può provocare disturbi cranio-mandibolari e conseguenti emicranie. Attraverso la masticazione, nel cavo orale inizia inoltre la fase digestiva: la mancanza di elementi dentali compromette anche questa importante funzione rendendo la digestione più lenta e faticosa, e dunque interferendo con l’assimilazione dei principi nutritivi degli alimenti.
In molti casi gli impianti dentali costituiscono la soluzione migliore per sostituire i denti mancanti, sebbene i costi per ripristinare la salute e l’estetica della propria bocca possano rivelarsi molto ingenti.
L’unica strada davvero efficace per evitare la perdita di denti è la prevenzione.
Per non perdere il sorriso, mantenere una bocca sana e prevenire la perdita dei denti è sufficiente seguire scrupolosamente le dieci semplici regole che gli specialisti di Excellence Dental Network hanno preparato per voi.
- Iniziare la prevenzione in età scolare – A 6 anni spuntano i primi molari e avviene la permuta degli incisivi. È fondamentale insegnare ai bambini le tecniche base di igiene orale e un efficace controllo della placca. Va eseguita anche una visita di valutazione ortodontica, prevenzione delle mal occlusioni e/o dei difetti ossei.
- Controllare con attenzione lo stato delle gengive, dopo l’eruzione dei denti definitivi – Se le gengive sono edematose, arrossate e sanguinanti, sottoporsi a visita specialistica da un parodontologo. Il sanguinamento delle gengive, indipendentemente dalla sua frequenza o entità, è un fortissimo indizio di una parodontite attiva.
- Effettuare l’igiene professionale almeno ogni 4/6 mesi – La frequenza delle sedute di igiene professionale va correlata, nel caso di bambini, alla loro capacità di spazzolarsi correttamente.
- Eseguire alla pubertà un test di rischio per la valutazione dei fattori genetici determinanti lo sviluppo della parodontite.
- Effettuare tempestivamente le sigillature di denti con solchi profondi e recettivi per la carie.
- Eseguire un test microbiologico in caso di parodontite clinicamente conclamata – Il test va ripetuto una volta all’anno, a guarigione avvenuta, per prevenire le recidive.
- Sottoporsi al trattamento preventivo della parodontite – Per risolvere l’infezione parodontale non basta eliminare i denti e sostituirli con impianti di titanio. Gli stessi batteri che causano la parodontite colpiscono anche gli impianti, causando la peri-implantite, e la perdita degli stessi.
- Ridurre le sigarette a non più di 3 o 4 al giorno e abolire sigari e pipe – Il fumo aumenta da 7 a 10 volte il rischio di perdere i denti per la parodontite e le terapie sono meno efficaci in caso di tabagismo.
- Eseguire controlli medici specifici in caso di diabete, aterosclerosi e osteoporosi – Non sottovalutare il ruolo che le tossine e i batteri stessi, che entrano costantemente in circolo, possono giocare in queste patologie. Molte patologie sistemiche sono correlate alla parodontite.
- Rivolgersi ad uno specialista stomatologo in caso di lesioni della mucosa orale gengivale – Il carcinoma orale rappresenta l’1% dei tumori maligni, una biopsia eseguita tempestivamente spesso consente di intercettare la lesione in fase pre-cancerosa.