L’implantologia dentale, che talvolta si rende necessaria anche in gravi casi di parodontite, può essere definita come quell’insieme di tecniche chirurgiche che hanno lo scopo di riabilitare a livello estetico e funzionale la bocca di un paziente, attraverso l’applicazione di impianti dentali. Questi ultimi avranno l’obiettivo di garantire una corretta funzione masticatoria, fonatoria e uno stato di benessere emotivo al paziente che potrà sfoggiare un sorriso migliore.

Quelle che vi proponiamo oggi sono dieci nozioni relative all’implantologia da conoscere assolutamente, in modo da avere una maggiore e migliore consapevolezza sull’argomento.

  1. L’impianto dentale viene inserito solamente quando l’elemento dentale è completamente mancante, perché caduto autonomamente o perché ne è stata considerata necessaria l’estrazione a causa di carie profonde, parodontite, devitalizzazioni o gravi danni estetici e/o funzionali. Oggi, con la cura laser per la parodontite, è possibile salvare anche elementi dentali che un tempo sarebbero andati inevitabilmente perduti, tuttavia nei casi di edentulia parziale o totale (ossia mancanza di alcuni o di tutti i denti naturali) è necessario agire tramite l’applicazione di un impianto.
  2. Un intervento di implantologia dentale è più veloce di quanto molti pazienti credono e può essere realizzato in meno di un’ora. Avviene solitamente in anestesia locale e il paziente non sente alcun dolore. Generalmente è preceduto da una terapia a base di antibiotici e medicinali antinfiammatori che hanno lo scopo di ridurre in modo sensibile la possibilità di infezioni e infiammazioni alla parte trattata. Qualche giorno dopo l’intervento si procede alla rimozione dei punti. L’osso dell’arcata superiore matura attorno all’impianto in un periodo di circa 3 mesi, mentre quello dell’arcata inferiore inizia a rigenerarsi in modo soddisfacente già in un mese e mezzo. Una volta raggiunta questa fase, si passerà alla fase protesica vera e propria.
  3. Nonostante trascorra normalmente del tempo tra l’applicazione degli impianti e quella delle protesi, il paziente non resta quasi mai senza denti: al contrario, potrà usufruire di una protesi dentale provvisoria mobile o fissa che verrà rimossa al momento dell’applicazione della protesi definitiva.
  4. A seguito dell’intervento di implantologia dentale è possibile che il paziente provi una sensazione di leggero dolore, indolenzimento o fastidio alla parte trattata. Non bisogna preoccuparsi neppure se si dovesse presentare una leggera tumefazione dell’area. Generalmente, questo discomfort può essere trattato in modo soddisfacente con l’ausilio di comuni medicinali antidolorifici e antinfiammatori.
  5. L’implantologia a carico immediato avviene quando risulta possibile posizionare sia l’impianto che la protesi nella stessa seduta odontoiatrica, evitando quindi il trascorrere delle canoniche 4-12 settimane tra la collocazione dell’impianto e l’applicazione del carico. Perché sia possibile effettuare un’implantologia a carico immediato è necessario che l’impianto presenti la massima stabilità primaria.
  6. Gli impianti dentali vengono realizzati con materiali sicuri e perfettamente biocompatibili. Nello specifico, si tratta del cosiddetto titanio medicale, che ha la caratteristica principale di integrarsi perfettamente nell’osso del paziente senza alcun rischio di rigetto o di reazione da corpo estraneo.
  7. La durata media degli impianti dentali è statisticamente stimata attorno ai 10 anni, in normali condizioni di utilizzo e di igiene orale domiciliare e professionale. Ricordiamo che gli impianti vanno trattati alla stregua di denti naturali e quindi lavati regolarmente e sottoposti a sedute di pulizia professionale almeno due volte l’anno.
  8. Per preservare al meglio l’impianto dentale e per allungarne la “vita” media è altamente consigliato sottoporsi a regolari visite di controllo presso il proprio odontoiatra di fiducia. Si suggerisce di prenotare una visita ogni tre mesi, in modo che il dentista possa esaminare l’infrastruttura dell’impianto e valutarne le condizioni.
  9. Il costo dell’impianto dentale non può essere stimato in modo netto perché variabile a seconda di tantissime condizioni individuali, che vanno dal numero degli impianti da applicare, alla metodologia da utilizzare, alla complessità del singolo caso clinico. Ulteriori fattori che incidono sul prezzo dell’impianto dentale sono l’esperienza e la professionalità del chirurgo e la marca dell’impianto stesso.
  10. L’implantologia dentale non è da considerarsi la soluzione per chi soffre di parodontite. Le cliniche IMI-EDN hanno messo a punto un esclusivo protocollo terapeutico in grado di salvare denti anche altamente compromessi. Grazie a una metodologia tecnologicamente avanzata, non chirurgica e non dolorosa per il paziente che vi si sottopone è possibile guarire delle patologie parodontali evitando, nella stragrande maggioranza, il ricorso agli impianti dentali.