Quali sono le differenze tra le protesi dentali fisse e quelle mobili? Quella che all’apparenza potrebbe sembrare una risposta semplice è, in realtà, molto più articolata.
La prima cosa che è necessario specificare quando si parla di protesi dentali, è che queste si rivelano una soluzione necessaria nel caso in cui il paziente abbia perso uno o più denti: ciò può avvenire, come è noto, nel caso di patologie gravi come la parodontite (che nella sua fase finale porta appunto alla caduta degli elementi dentali coinvolti) ma anche nell’evenienza di gravi traumi facciali.
La perdita dei denti non rappresenta solamente un problema estetico importante per il paziente, ma comporta anche notevoli contraccolpi a livello emotivo, psicologico e sociale, che possono includere stati d’ansia, forte imbarazzo, tendenza a non voler uscire di casa e difficoltà a relazionarsi in modo naturale con altre persone.
Nel caso in cui dunque si verifichi la perdita di uno o più elementi dentali e questa porti non soltanto a un forte disagio emotivo, ma anche a criticità funzionali (come per esempio difficoltà nella fonazione oppure nella masticazione), è assolutamente indispensabile consultare nel più breve tempo possibile il vostro odontoiatra di fiducia, che potrà proporvi la migliore soluzione tra protesi fisse e protesi mobili.
Scopriamo ora insieme cosa sono e cosa le differenzia.
Protesi fisse e mobili: cos’è una protesi dentale?
Partiamo con le definizioni: la protesi dentale, o protesi dentaria, è un apparecchio progettato con l’obiettivo di sostituire in modo artificiale i denti naturali persi dal paziente.
In generale, a prescindere che la protesi dentaria sia fissa oppure mobile, dovrà sempre mantenere inalterate specifiche caratteristiche:
- Qualità di realizzazione (materiali e finiture)
- Precisione dimensionale per garantire una funzionalità ottimale
- Resistenza nel tempo
- Qualità estetica, in modo da somigliare il più possibile a una dentatura naturale
- Capacità di restituire armonia ed equilibrio al volto del paziente
Caratteristiche della protesi dentale fissa
La protesi dentale fissa viene applicata in via definitiva dall’odontoiatra. Questo, nella pratica, significa che non può essere rimossa in autonomia dal paziente e che, per essere tolta, dovrà necessariamente essere necessario un intervento chirurgico.
La protesi dentaria fissa ha la caratteristica principale di sostituire i denti naturali perduti in modo definitivo e stabile e può essere costituita da corone oppure da ponti.
Generalmente, le protesi dentali fisse si distinguono in due diverse categorie:
- Protesi dentale fissa su impianto: l’impianto dentale è di solito costituito da piccole viti in titanio che vanno a sostituire la radice dell’elemento dentale naturale mancante. Gli impianti vengono inseriti nell’osso nel punto in cui erano originariamente presenti i denti naturali e sono perfettamente integrabili con i tessuti del paziente grazie alla biocompatibilità del titanio. L’impianto rappresenta dunque la base di ancoraggio per la protesi fissa.
- Protesi dentale fissa su denti naturali: in questo caso, gli elementi dentali artificiali vengono appoggiati su quelli naturali ancora esistenti nella bocca del paziente. Questo tipo di intervento non è ovviamente possibile nei casi di edentulia totale (ossia mancanza di tutti i denti naturali) o di grave edentulia parziale.
Caratteristiche della protesi dentale mobile
La protesi dentale mobile è comunemente definita “dentiera” e, nella maggior parte dei casi, viene utilizzata per intervenire sulla mancanza di un’intera arcata dentale. In realtà, per ovvi motivi di funzionalità e stabilità, le protesi fisse sono di gran lunga preferibili rispetto alle protesi mobili che ormai stanno diventando sempre meno diffuse.
È evidente dal nome stesso di questo apparecchio che la protesi dentaria mobile possa essere rimossa in autonomia dal paziente senza il supporto del dentista. La rimozione della protesi dentale mobile serve essenzialmente ad agevolare le normali operazioni di igiene orale domiciliare.
In generale, si distinguono due diversi tipi di protesi dentaria mobile:
- Protesi dentale mobile parziale: interessa uno o più denti naturali mancanti, e viene ancorata con il supporto di appositi ganci agli elementi dentali naturali ancora presenti nella bocca del paziente o, in alternativa, agli impianti dentali. Di norma si compone di una struttura metallica definita “scheletrato” che ha l’obiettivo principale di garantire una migliore funzionalità
- Protesi dentale mobile totale: è la soluzione più comunemente utilizzata nei casi di mancanza totale di denti naturali su un’arcata o su entrambe. I denti artificiali della dentiera sono di solito realizzati in resina e si appoggiano su un supporto prodotto nel medesimo materiale che ha lo scopo di imitare l’estetica delle gengive. La protesi dentale totale ovviamente non si ancora a nessun dente naturale ma, al contrario, aderisce alle gengive tramite un meccanismo “a ventosa”.
Per scoprire se necessitate di una protesi dentale, fissa o mobile, o se al contrario i vostri denti naturali possono essere ancora conservati, il nostro consiglio è di recarvi al più preso presso il vostro odontoiatra o, meglio ancora, da un professionista parodontologo per accertare prima di tutto l’eventuale presenza della parodontite.