La scorsa settimana abbiamo affrontato la relazione tra denti e mal di schiena. Stavolta, vi racconteremo il legame che intercorre tra i denti e l’emicrania, o meglio tra l’emicrania e i disordini cranio-mandibolari.

I pazienti che soffrono di cefalee ed emicranie persistenti dovrebbero considerare che la ragione del loro disturbo potrebbe risiede in alcune problematiche anatomiche o funzionali che affliggono l’apparato stomatognatico. Questo, per definizione, rappresenta l’insieme di tutte le strutture che operano per la masticazione e deglutizione del cibo. L’apparato stomatognatico si compone di denti, mascelle, muscoli deputati alla masticazione, epitelio, articolazioni temporomandibolari e relative terminazioni nervose.

Il nesso tra denti ed emicrania è ormai accertato, grazie alla comprensione dei rapporti che esistono tra l’apparato masticatorio e le cefalee secondarie. In buona sostanza, possiamo asserire che esiste certamente una correlazione tra la salute di denti, bocca e mascella e quella del resto del corpo, poiché tutte le parti sono interconnesse e nessuna andrebbe mai considerata come isolata rispetto alle altre.

In linea generale, una posizione corretta della mascella corrisponde a un funzionamento ideale del resto del corpo. Le persone sofferenti di emicrania e cefalea potrebbero riscontrare che il loro problema deriva da un malfunzionamento dei muscoli facciali e di quelli che circondano tutta l’articolazione temporo-mandibolare. Un cattivo funzionamento di questi muscoli porta, a sua volta, a uno squilibrio nella posizione della testa sulla colonna vertebrale e provoca, appunto, l’emicrania.

Se consideriamo che il peso del capo (oscillante, in una persona adulta, tra i 3,6 e i 4,5 chili) si appoggia completamente sulla parte superiore della colonna vertebrale, è facile comprendere come una curvatura della stessa porti anche la mandibola a spostarsi in avanti. La modificazione del morso e la malocclusione dentale che ne derivano sono in grado di sottoporre a tremendo stress non soltanto la schiena, ma anche il collo e la testa, dando luogo a una infiammazione (e dunque a dolore) dei muscoli facciali e mandibolari.

I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)

I cosiddetti disturbi dell’ATM alterano in modo sostanziale il corretto funzionamento delle articolazioni mandibolari provocando dolore e infiammazione nei tessuti circostanti, ossia nei muscoli e nei nervi di collo, testa e viso. Tra l’altro, oltre all’emicrania, la cattiva postura porta anche a una diminuzione della forza fisica, dell’agilità, della flessibilità del corpo, persino a una cattiva respirazione.

La presenza di problemi nella coordinazione di mascella, mandibola e muscoli masticatori può essere causata da una serie di fattori:

  • Disfunzioni muscolari
  • Disfunzioni articolari
  • Bruxismo (l’atto di digrignare i denti quando si dorme, ma non solo)
  • Lussazione del disco articolare tra condilo e fossa articolare dell’osso temporale
  • Artrite reumatoide
  • Artrosi
  • Stress

Oltre alle già citate emicranie e cefalee, i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare possono portare a diversi sintomi, tra cui limitata capacità di aprire la bocca, sensazione di affaticamento ai muscoli facciali, dolore al collo, blocco della mascella in apertura o chiusura, difficoltà di masticazione, “rumori” insoliti all’apertura o alla chiusura della bocca, talvolta accompagnati da sensazione di dolore o indolenzimento. Tra i sintomi dei disturbi dell’ATM vanno poi annoverati i problemi di udito, le vertigini e il tinnito (ronzio nelle orecchie).

Se riscontrate problemi di questo tipo e ritenete che possano essere legati a una malocclusione dentale, il nostro consiglio è quello di rivolgervi con tempestività al vostro odontoiatra di fiducia, che sarà in grado di effettuare l’anamnesi del vostro caso attraverso un attento esame delle vostre articolazioni temporo-mandibolari.

Il dentista potrebbe utilizzare esami strumentali specifici come l’ortopantomografia per raggiungere una diagnosi precisa: si tratta di una indagine radiografica che permette la visualizzazione completa di mascella, denti e articolazione temporo-mandibolare. In alternativa potrà scegliere di orientarsi su una risonanza magnetica o una TAC – la prima gli servirà ad ottenere una proiezione dei tessuti molli e la loro posizione al movimento della mascella, la seconda per visualizzare i dettagli della struttura osteo-articolare nei diversi piani dello spazio.

Una buona terapia, pensata su misura del singolo caso, mirerà a risolvere i problemi di malocclusione e, nella maggior parte dei casi, porterà anche alla scomparsa completa dell’emicrania e della cefalea ricorrente.